Venezia 71, Leone d'oro al 'piccione' svedese'. Coppa Volpi ad Alba Rohrwacher

La gioia di Alba Rohrwacher, vincitrice della Coppa Volpi, trattenuta e poi esplosa con una voce che lasciava trasparire grande emozione, l'omaggio a Vittorio De Sica e ai suoi Ladri di biciclette da parte dello svedese Roy Andersson vincitore del Leone d'oro, il toccante videomessaggio del giovane Joshua Oppenheimer, bloccato a Chicago da una tempesta, vincitore del Gran premio della giuria con The Look of silence, un film sul genocidio in Indonesia convinto che il successo e il premio servano a chiudere il cerchio e ad avviare il processo di guarigione. Tutto questo nella cerimonia di premiazione che ha chiuso la 71/ma Mostra del cinema di Venezia con un verdetto ''frutto di conversazioni appassionanti e motivate, guidate dal grande amore per il cinema, scegliendo i film che ci hanno permesso di cogliere contenuti politici e filosofici in una dimensione umanistica e poetica'', come il presidente della giuria, il musicista Alexandre Desplat ha spiegato. Come ogni cerimonia, il cinema finisce per applaudire se stesso nella sua grande varietà di temi, stili e linguaggi, davanti ad una platea di cineasti che si autocelebra. Per questo la madrina Luisa Ranieri, in abito peplum nero e capelli tirati indietro da un cerchietto, pronta per recitare Medea al teatro greco di Siracusa, ha chiesto al pubblico di stringere un patto: ''cominciare a parlare da domani di questi film. La Mostra finisce ma i film cominciano ora a vivere. E a noi che abbiamo avuto il privilegio di vederli per primi il compito di raccontarli. Stasera festeggiamo i vincitori, da domani insieme festeggiamo il cinema''.
Non sarà facile: il verdetto premia alcuni dei film più ostici per la sala cinematografica, belli, poetici, ma certo non digeribili per un pubblico abituato a comprare il biglietto per ben altro. Un verdetto da cinefili, giusto per una Mostra d'arte cinematografica che persegue l'obiettivo della ricerca, un verdetto che forse aiuterà il viaggio distributivo di questi titoli, il 'Piccione' dello svedese Andersson, il poetico 'Postino' del russo Konchaloskij inno alla lentezza e alla vita necessaria, i massacri indonesiani di Oppenheimer, dimenticando altri titoli forti come Birdman, 99 homes, Il giovane favoloso e Anime Nere, ma certo rischia il flop al botteghino. Il verdetto è stato ''una scelta condivisa - ha detto sul palco Desplat - oltre che un compito difficile perchè si trattava di giudicare i colleghi, ma lo abbiamo fatto in uno spirito di equità e correttezza''. Per il ragazzino del Dernier coup de marteau di Alix Delaporte, vincitore del premio Marcello Mastroianni, c'è stata un'ovazione: Romain Paul stato il favorito da subito. La regista iraniana Rakhshan Banietemad, vincitrice per la sceneggiatura di Ghesseha (Tales), ha parlato di un premio che è ''regalo a tutti gli iraniani amanti del cinema''. Via via che si saliva d'importanza cresceva l'ansia per il premio a Hungry Hearts: Saverio Costanzo e Alba Rorhwacher erano nelle prime file della platea, seduti vicini ai produttori. E' toccato a Carlo Verdone consegnare il premio alla Coppa Volpi maschile, all'assente (è sul set di Star Wars) Adam Driver. Sul palco è salito Costanzo che ha letto un messaggio del protagonista del suo film in cui esprimeva ''gratitudine e senso di umiltà per ricevere il premio''. Poi Alba, in abito corto bianco, peplum anche lei, Coppa Volpi per lo stesso film.
''Provo una gioia sorprendente e bellissima che sono felice di condividere con Adam e Saverio che è un grande regista coraggioso e tenace e questo film esiste perchè lui lo ha così tanto voluto. Fare un film con lui - ha detto con voce emozionata guardando il compagno - è molto più di fare un film, è intraprendere un'avventura indimenticabile''. Arriva il momento del Leone d'oro: Roy Andersson, il regista del Piccione sul ramo che riflette sull'esistenza, lo dedica al cinema italiano con cui è cresciuto. ''Ho una lista di capolavori, il mio preferito è Ladri di biciclette. Ecco quell'empatia e umanità sono esempio anche per il mio cinema''. Appuntamento al 2 settembre per Venezia 72, ha concluso il presidente della Biennale al termine della cerimonia cui hanno partecipato il presidente del Senato Pietro Grasso, il Presidente della Commissione Europea Jose' Manuel Duro Barroso, il Ministro per i Beni Culturali e il Turismo Dario Franceschini.
La Giuria di Venezia 71, presieduta da Alexandre Desplat e composta da Joan Chen, Philip Groening, Jessica Hausner, Jhumpa Lahiri, Sandy Powell, Tim Roth, Elia Suleiman e Carlo Verdone, dopo aver visionato tutti i 20 film in concorso, ha deciso di assegnare i seguenti premi:
- LEONE D'ORO per il miglior film a: EN DUVA SATT PÅ EN GREN OCH FUNDERADE PÅ TILLVARON (A pigeon sat on a branch reflectin on existence) di Roy Andersson
- LEONE D'ARGENTO per la migliore regia a: BELYE NOCHI POCHTALONA ALEKSEYA TRYAPITSYNA (The Postman's White Nights) di Andrej Končalovskij
- GRAN PREMIO DELLA GIURIA a: THE LOOK OF SILENCE di Joshua Oppenheimer
- COPPA VOLPI per la migliore interpretazione maschile a: Adam Driver in HUNGRY HEARTS di Saverio Costanzo
- COPPA VOLPI per la migliore interpretazione femminile a: Alba Rohrwacher in HUNGRY HEARTS di Saverio Costanzo
- PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore o attrice emergente a: Romain Paul in LE DERNIER COUP DE MARTEAU di Alix Delaporte
- PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a: Rakhshan Banietemad, Farid Mostafavi per il film GHESSEHA (Tales) di Rakhshan Banietemad
- PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a: SIVAS di Kaan Müjdeci.
LEONE DEL FUTURO - PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA (LUIGI DE LAURENTIIS) La Giuria Leone del Futuro - Premio Venezia Opera Prima (Luigi De Laurentiis) della 71. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, presieduta da Alice Rohrwacher e composta da Lisandro Alonso, Ron Mann, Vivian Qu e Razvan Radulescu, assegna il premio a: COURT di Chaitanya Tamhane nonché un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore.
PREMI ORIZZONTI La Giuria Orizzonti della 71. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, presieduta da Ann Hui e composta Moran Atias, Pernilla August, David Chase, Mahamat Saleh Haroun, Roberto Minervini e Alin Tasciyan, dopo aver visionato i film in concorso, assegna:
- PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a COURT di Chaitanya Tamhane
- PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA a: THEEB di Naji Abu Nowar
- PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI a: BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA di Franco Maresco
- PREMIO SPECIALE ORIZZONTI PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE a: Emir Hadžihafizbegović in TAKVA SU PRAVILA di Ognjen Sviličić
- PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a: MARYAM di Sidi Saleh EUROPEAN SHORT FILM AWARD 2014
- EFA a: PAT-LEHEM di Idan Hubel PREMI VENEZIA CLASSICI la Giuria composta da studenti di cinema provenienti da diverse Università italiane e presieduta da Giuliano Montaldo assegna:
- PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA a: ANIMATA RESISTENZA di Francesco Montagner e Alberto Girotto
- PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR FILM RESTAURATO a: UNA GIORNATA PARTICOLARE di Ettore Scola
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