Contestato il Molleggiato: parla di fede e sacerdoti
Giornale di Puglia | 08:55 | 0 commenti | Raccolto in Etichette: blog
"Io sono venuto a parlare con il popolo sulla vita e sulla morte, sulla straripante fortuna che abbiamo per essere nati e per fantasticare su come e dove sara' il Paradiso. Sono questi i temi che un giornale come Famiglia Cristiana e Avvenire dovrebbero affrontare", ha detto Celentano. "Loro parlano di politica del mondo invece che della politica di Dio, come Giuda e Gesu'. Gesu' era un politico, come lo era Giuda per altri fini che voleva sfruttare la potenza del figlio di Dio per i suo fini consumistici e per la sete di potere, quasi come succede oggi"
"Quando dico che Avvenire e Famiglia Cristiana andrebbero chiusi definitivamente, e ho detto andrebbero, non significa esercitare una forma di censura. Non ho il potere di chiudere un giornale, mentre qualcuno non ha esitato a chiudere qualcosa", ha aggiunto.
Salve di fischi e urla sono partite quando l'artista ha cominciato ad addentrarsi nel suo monologo sulla fede, su Dio e sui giornali cattolici.
"Basta, basta", si e' udito distintamente e a piu' riprese. Celentano e' rimasto tranquillo, seduto su uno scalino del palco, il bicchiere d'acqua in mano. "Perche' mi contesti?", ha chiesto rivolgendosi al pubblico, senza indicare una persona.
Poi ha ripreso a parlare, toccando ancora il tema di Gesu' e invitando i sacerdoti a qualcosa di diverso dalla predica domenicale quando si parla del figlio di Dio. "Adesso potete fischiare..."., ha detto, raggiungendo il pianoforte, mentre lo inseguiva la voce di chi gridava "predicatore".
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